laVerdi riparte da Beethoven
Anniversario beethoveniano e Sostegno alla didattica
sono gli ingredienti della ripartenza
dell’Auditorium di Milano
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi è felice di annunciare il ritorno alla musica dal vivo. Quale miglior occasione per tessere una programmazione estiva che celebri il genio di Ludwig van Beethoven, nato a Bonn nel 1770, esattamente duecentocinquanta anni fa? Di Beethoven laVerdi propone due cicli completi: quello delle Nove Sinfonie e quello dei Cinque Concerti per pianoforte e orchestra, che si intrecciano armoniosamente in nove appuntamenti imperdibili, dal 1° luglio al 30 agosto. Nove settimane dedicate al genio che ha rivoluzionato il linguaggio sinfonico, e non solo.
Un programma a settimana, che consiste in due repliche, il mercoledì e il giovedì alle ore 20.30: questa è la struttura di base che laVerdi decide di utilizzare nei mesi di luglio e di agosto. Un tentativo di ricreare una regolarità che da sempre contraddistingue la sua programmazione e che le ha consentito di diventare un dei punti di riferimento della cultura musicale della nostra città.
Una novità: gran parte dei concerti che si terranno in Auditorium saranno replicati il venerdì, sempre alle ore 20:30, sul palco costruito dal Comune di Lecco nella piazza antistante il Teatro Sociale, coronando quel desiderio profondo che anima le scelte de laVerdi, in particolare nel post-lockdown: incarnare quello spirito comunitario, anche fuori da Milano, condividendo la bellezza della grande musica con la Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia degli ultimi mesi.
L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi si presenta in un organico che risponde alle esigenze di distanziamento necessario tra gli orchestrali (con un massimo di 35 elementi per concerto): laVerdi non si accontenta del canonico metro di distanza, raggiungendo misure da un metro e mezzo a due metri, con l’intento di tenere nella maggior sicurezza possibile i suoi Professori. Sicurezza che si manifesta anche nelle durate dei concerti, che, a loro volta, rispondono alle necessità di tutela per il pubblico, durando un’ora al massimo, senza intervallo. Tutto questo all’interno di una sala in completa sicurezza, che assicura la distanza al pubblico, ai musicisti e allo staff.
La programmazione completa
Si parte mercoledì 1° luglio, giovedì 2 luglio 2020 e replica a Lecco venerdì 3 luglio col più imponente dei concerti per pianoforte e orchestra scritti dal genio di Bonn: il Quinto Concerto, detto “Imperatore”, in Mi bemolle maggiore op.73. LaVerdi ha il privilegio d’inaugurare questa rassegna speciale accogliendo sul palco il talento di Alexander Romanovsky, nel doppio ruolo di solista e direttore. Forse il miglior modo di aprire le danze: una composizione che rappresenta il trionfo della vita, valorizzata dall’esperienza e dal talento indiscusso di uno dei più importanti pianisti degli ultimi anni.
Non di certo l’unico nome che spicca su una programmazione di altissima qualità: la seconda settimana del mese, mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 luglio (Lecco), laVerdi ospita il grande Alexander Lonquich, altra leggenda vivente, che di Beethoven offrirà al pubblico la sua interpretazione da direttore e da solista: la Seconda sinfonia in Re maggiore op.36, oltre al Quarto concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore op.58, due lavori accomunati da un carattere luminoso e pieno di energia vitale.
Con estremo piacere l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, nell’ambito della terza settimana di luglio, si ricongiunge in un abbraccio caloroso a Claus Peter Flor, il suo Direttore Musicale. Sarà un altro genio del pianoforte, Benedetto Lupo, a suggellare questo ritrovarsi dopo tanto tempo: sarà lui a fare da solista per il Terzo concerto per pianoforte e orchestra in Do minore op.37, in programma mercoledì 15, giovedì 16 con replica a Lecco venerdì 17 luglio. A fare da pendant a questo splendido lavoro per solista e orchestra sarà la Prima Sinfonia in Do maggiore op.21, sempre sotto la bacchetta del Maestro Flor, che in comune col Terzo concerto ha l’anno di composizione: il 1800.
Mercoledì 22, giovedì 23 e venerdì 24 (Lecco) gli strumenti de laVerdi dipingono il carattere titanico beethoveniano par excellence: la Terza Sinfonia in Mi bemolle maggiore op.55 (Eroica) e l’Ouverture di Egmont, in Fa minore op.84, sempre sotto la guida del Direttore Musicale Claus Peter Flor.
Dopo i grandi solisti, accomunati dalla profonda esperienza sviluppata nei decenni e da una maturità tipica degli artisti adulti, arriva anche il momento dei giovani talenti. È il turno di Federico Colli, brillantemente affermato nel panorama internazionale, impegnato insieme a Flor e a laVerdi nell’esecuzione del Secondo concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore op.19, scritto da un Beethoven di soli 19 anni. A completare il programma di mercoledì 19 e giovedì 20 luglio all’Auditorium di Milano, una sinfonia accomunata al Secondo concerto per un’affinità di tonalità: la Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore Op. 60.
L’apertura del mese di agosto viene affidata alla Seconda versione dell’Ouverture Leonore in do maggiore op. 72a, accoppiata alla meravigliosa Sinfonia n.6 in Fa maggiore op.68 (Pastorale). Un programma che verrà eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi insieme a Claus Peter Flor mercoledì 5 e giovedì 6 agosto all’Auditorium di Milano e venerdì 7 agosto a Lecco.
L’altro giovane talento che arricchisce questo programma ha un rapporto speciale con laVerdi, essendone stato Giovane Artista Residente: stiamo parlando del talento di Luca Buratto che mercoledì 19 e giovedì 20 agosto farà risuonare l’Auditorium di Milano del suo suono cristallino, nell’esecuzione del Primo concerto per pianoforte e orchestra in Do maggiore op.15, guidato da Claus Peter Flor che, nella seconda parte del programma, offrirà al pubblico la meraviglia assoluta che rappresenta la Settima sinfonia in La maggiore op.92.
Mercoledì 26 e giovedì 27 agosto all’Auditorium di Milano, e venerdì 28 agosto a Lecco) Flor e laVerdi offrono il primo e unico dittico sinfonico della programmazione: la Quinta sinfonia in Do minore op.67 e l’Ottava Sinfonia in Fa maggiore op.93. Preludio al gran finale di una rassegna unica a Milano, in Italia e in Europa: quale migliore conclusione, se non la Nona di Beethoven sul palco dell’Estate Sforzesca?
Il monumento sonoro che rappresenta la Sinfonia n.9 in re maggiore op.125 costituisce per una siffatta programmazione un vero e proprio coronamento. Sia dal punto di vista musicale, essendo questa l’ultima sinfonia scritta da Beethoven, e dunque perfettamente aderente al ruolo di chiusura di un ciclo, sia dal punto di vista morale, essendo la composizione che forse più di ogni altra mostra un senso catartico della musica che, nell’arco dei quattro movimenti, si sviluppa dialetticamente fino all’apoteosi del finale, quasi a rappresentare gli ultimi mesi che abbiamo passato, nell’auspicio di una rinascita piena di gioia, appunto, e di speranza per l’avvenire di tutta l’umanità.
Nei mesi di luglio e agosto, inoltre, laVerdi non mancherà di offrire il suo contributo anche all’obiettivo comune di ripensare a una cultura più diffusa e meno concentrata, non lontana, facilmente raggiungibile e a portata di mano, che faccia i conti con le esigenze della mobilità cittadina e che tenga conto delle necessità di distanziamento.
In questa prospettiva, quasi a completare questa avvincente epopea beethoveniana, l’Orchestra Sinfonica di Milano organizzerà alcuni concerti diffusi, in varie zone della città di Milano, quasi a ribadire con vigore il suo obiettivo di esserne la colonna sonora. I dettagli e le date di queste iniziative verranno comunicate durante le prossime settimane