Non basta sbandierare il Made in Italy: servono strumenti concreti per le imprese
Il prodotto italiano necessita di strumenti concreti per sostenere davvero le imprese lombarde, non basta sbandierarlo!
“Il riconoscimento del valore simbolico e concreto del Made in Italy e dell’eccellenza lombarda è certamente importante: la nostra manifattura rappresenta un patrimonio economico e culturale di straordinario rilievo. Tuttavia, la mozione approvata oggi in Consiglio regionale nella Giornata regionale del Made in Italy presenta diverse critiche che rischiano di ridurre l’iniziativa a un mero atto celebrativo.
La programmazione degli eventi appare troppo generica e manca una chiara definizione delle risorse economiche, dei calendari e degli strumenti di coordinamento.
Senza indicazioni precise su finanziamenti e modalità operative, il rischio concreto è che tutto si traduca in buone intenzioni senza ricadute reali per le imprese e i territori.
Orientare i giovani verso le professioni artigiane è un obiettivo condivisibile ma per essere efficaci percorsi formativi strutturati, incentivi e strumenti che facilitano l’ingresso nel mondo del lavoro. Limitarsi a un richiamo generico non basta e, soprattutto, come misurare l’impatto reale di queste iniziative sui mercati esteri.
Ciò che manca davvero nel movimento sono le misure concrete a sostegno delle imprese, in particolare delle start-up, che rappresentano il motore dell’innovazione e della competitività.
Non basta evocare la transizione digitale e green: servono risorse dedicate, strumenti operativi e piani di attuazione chiari.
Solo così potremo valorizzare davvero l’eccellenza lombarda e dare un futuro solido al nostro sistema produttivo dare un futuro solido al nostro sistema produttivo”.



