Non basta sbandierare il Made in Italy: servono strumenti concreti per le imprese

Non basta sbandierare il Made in Italy: servono strumenti concreti per le imprese

Il prodotto italiano necessita di strumenti concreti per sostenere davvero le imprese lombarde, non basta sbandierarlo!

“Il riconoscimento del valore simbolico e concreto del Made in Italy e dell’eccellenza lombarda è certamente importante: la nostra manifattura rappresenta un patrimonio economico e culturale di straordinario rilievo. Tuttavia, la mozione approvata oggi in Consiglio regionale nella Giornata regionale del Made in Italy presenta diverse critiche che rischiano di ridurre l’iniziativa a un mero atto celebrativo.
La programmazione degli eventi appare troppo generica e manca una chiara definizione delle risorse economiche, dei calendari e degli strumenti di coordinamento.

Senza indicazioni precise su finanziamenti e modalità operative, il rischio concreto è che tutto si traduca in buone intenzioni senza ricadute reali per le imprese e i territori.

Orientare i giovani verso le professioni artigiane è un obiettivo condivisibile ma per essere efficaci percorsi formativi strutturati, incentivi e strumenti che facilitano l’ingresso nel mondo del lavoro. Limitarsi a un richiamo generico non basta e, soprattutto, come misurare l’impatto reale di queste iniziative sui mercati esteri.

Ciò che manca davvero nel movimento sono le misure concrete a sostegno delle imprese, in particolare delle start-up, che rappresentano il motore dell’innovazione e della competitività.

Non basta evocare la transizione digitale e green: servono risorse dedicate, strumenti operativi e piani di attuazione chiari.

Solo così potremo valorizzare davvero l’eccellenza lombarda e dare un futuro solido al nostro sistema produttivo dare un futuro solido al nostro sistema produttivo”.

Condividi articolo:
Picture of Paola Pizzighini

Paola Pizzighini

Sono Avvocato Giuslavorista con 10 anni di esperienza nei più affermati studi legali Milanesi a cui è seguita una lunga esperienza in Confindustria in cui ho potuto sviluppare le mie capacità relazionali ed empatiche nelle relazioni industriali e istituzionali.

Ultimi Articoli